Bruno Vespa, una vita nel giornalismo: dai primi passi in Rai ai retroscena politici, fino alla nascita di Porta a Porta

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Bruno Vespa, una vita nel giornalismo: dai primi passi in Rai ai retroscena politici, fino alla nascita di Porta a Porta - Occhioche.it

Contesto: Il noto giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa, in occasione del suo 80esimo compleanno, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha ripercorso la sua carriera e la sua vita. Vespa, che non ha intenzione di ritirarsi, ha raccontato aneddoti e retroscena di una carriera lunga oltre cinquant’anni, tra incontri con i maggiori esponenti politici italiani e la nascita di programmi di successo come “Porta a Porta”.

Dalle origini alla direzione del Tg1: aneddoti e curiosità

Dai primi passi in Rai al concorso del 1968, fino alla direzione del Tg1 e l’annuncio dell’avviso di garanzia a Craxi

Bruno Vespa, nato da padre rappresentante di medicinali e madre maestra elementare, ha mosso i primi passi nel giornalismo a sedici anni, come corrispondente dall’Aquila per il quotidiano Il Tempo. Nel 1962 è entrato in Rai, dove ha iniziato a lavorare per la radio regionale realizzando servizi e intervistando i più grandi musicisti classici del tempo.

Nel 1968, Vespa ha partecipato al concorso in Rai classificandosi al primo posto, insieme ad altri noti giornalisti come Paolo Frajese, Angela Buttiglione, Bruno Pizzul e Nuccio Fava. Assegnato al telegiornale, ha imparato i segreti del mestiere da Tito Stagno, che lo accompagnò alla sua prima telecronaca alla regata delle Repubbliche marinare di Pisa.

Dopo aver lavorato per anni come inviato e conduttore di varie trasmissioni, Vespa è diventato direttore del Tg1 nel 1990. In quegli anni, ha vissuto in prima persona i cambiamenti della politica italiana, come quando, nel 1992, diede la notizia dell’avviso di garanzia a Bettino Craxi, all’epoca segretario del Partito Socialista Italiano.

Tra politica e televisione: da Berlusconi a Porta a Porta

‘incontro con Berlusconi, la nascita di Porta a Porta e i rapporti con la politica italiana

Nel 1994, Vespa ha incontrato per la prima volta Silvio Berlusconi, in occasione di un convegno organizzato dal ministero delle Poste. In quell’anno, Vespa ha condotto la diretta per le elezioni politiche, dando la prima intervista a Berlusconi nel quartier generale di Forza Italia.

Dopo le elezioni, Vespa ha iniziato a condurre una trasmissione politica in seconda serata, che ha visto la partecipazione di tutti i maggiori esponenti politici italiani del tempo, da Berlusconi a Fini, da Bossi a Occhetto.

Nel 1996, Vespa ha lasciato la direzione del Tg1 e ha iniziato a condurre “Porta a Porta”, il programma di approfondimento politico e di attualità che va in onda da oltre venticinque anni. Nell’intervista al Corriere della Sera, Vespa ha raccontato la nascita del programma, nato quasi per caso dopo che la Rai aveva tolto a Vespa la conduzione del Tg e della prima serata.

Negli anni, “Porta a Porta” è diventato un punto di riferimento per la politica italiana, con ospiti illustri e dibattiti accesi. Vespa, che si definisce un moderato e non di destra o di sinistra, ha sempre smentito le voci che lo volevano come consulente occulto di Giorgia Meloni per la comunicazione, sottolineando di non aver mai partecipato a riunioni politiche e di non aver mai incontrato in privato un solo esponente politico, tranne una volta Giulio Andreotti.

Oggi, a ottant’anni compiuti, Bruno Vespa continua a condurre “Porta a Porta” con la stessa passione e lo stesso impegno di sempre, dimostrando che il giornalismo si fa con la testa, che ancora funziona bene.

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