Ultimo aggiornamento il 10 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi
Il rapper Andrea Arrigoni, noto come Shiva, è stato condannato dal Tribunale di Milano per duplice tentato omicidio, detenzione e porto abusivo d’arma e ricettazione. L’accaduto risale alla sera dell’11 luglio 2023, quando Shiva ha sparato 4 colpi di pistola contro due fighter di MMA.
La Condanna di Shiva: I Dettagli del Caso
Il Tribunale di Milano ha emesso una condanna di 6 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per il rapper Shiva, coinvolto in un caso di duplice tentato omicidio, detenzione e porto abusivo d’arma e ricettazione. Gli avvenimenti riguardano la violenta serata dell’11 luglio 2023, durante la quale il trapper ha aperto il fuoco contro Alessandro Maria Rossi e Walter Pugliesi, due fighter di MMA rispettivamente di Vimercate e Lodi. Il giovane di 24 anni è stato giudicato colpevole su tutti i fronti.
In Custodia ai Domiciliari: Cosa Accadrà a Shiva
Dopo la sentenza, Shiva dovrà continuare a scontare la pena ai domiciliari in attesa dei prossimi sviluppi del processo. Le sue difese hanno annunciato l’intenzione di richiedere la revoca della custodia cautelare, sostenendo che i colpi sparati fossero diretti verso il basso, escludendo l’intenzione di commettere un omicidio. Resta da attendere l’evolversi degli eventi e delle motivazioni della sentenza emessa dal Tribunale di Milano.
Approfondimenti
- Il rapper Andrea Arrigoni, conosciuto come Shiva, è stato condannato dal Tribunale di Milano per duplice tentato omicidio, detenzione e porto abusivo d’arma e ricettazione. L’incidente si è verificato la sera dell’11 luglio 2023, quando Shiva ha sparato 4 colpi di pistola contro due fighter di MMA.
La condanna di Shiva è stata di 6 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione. Gli accusati dei reati includono il tentato omicidio, la detenzione abusiva di un’arma da fuoco e il ricettare merci rubate. I due fighter di MMA coinvolti sono Alessandro Maria Rossi e Walter Pugliesi, provenienti rispettivamente da Vimercate e Lodi. Shiva è stato riconosciuto colpevole su tutti i fronti.
Dopo la sentenza, Shiva dovrà rimanere ai domiciliari in attesa degli sviluppi del processo. Le difese del rapper hanno dichiarato l’intenzione di richiedere la revoca della custodia cautelare, sostenendo che i colpi sparati fossero diretti verso il basso e che non vi fosse intenzione di commettere un omicidio. L’evoluzione del caso e le motivazioni della sentenza emanata dal Tribunale di Milano devono ancora essere chiarite.
