Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
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L’epidemia di Mpox continua a destare preoccupazione a livello globale, con l’Organizzazione mondiale della sanità che ha recentemente rinnovato la dichiarazione di emergenza sanitaria pubblica internazionale. In questo contesto, un nuovo studio condotto in Canada ha analizzato l’efficacia di una singola dose del vaccino Mva-Bn, sviluppato dalla danese Bavarian Nordic. Questa ricerca mette in luce dati significativi riguardo alla protezione contro l’infezione e le implicazioni per le campagne vaccinali.
Il contesto dell’emergenza Mpox
Negli ultimi anni, l’epidemia di Mpox ha suscitato timori significativi, soprattutto per la sua rapida diffusione in diverse regioni, in particolare in Africa. Le autorità sanitarie internazionali sono all’erta e cercano di comprendere meglio il comportamento del virus e dei suoi ceppi. L’emergenza sanitaria pubblica internazionale ha stimolato misure preventive a livello globale, tra cui la promozione della vaccinazione.
Nel 2022, la provincia dell’Ontario ha reagito attuando una campagna di vaccinazione mirata, rivolta principalmente alle persone considerate ad alto rischio di contrarre il virus. Queste azioni sono state motivate dalla necessità di contenere l’epidemia e ridurre il numero di nuove infezioni. Il vaccino Mva-Bn è stato scelto come strumento primario per affrontare il diffondersi del virus, e i dati raccolti da studi recenti sono ora fondamentali per valutare l’efficacia di tale misura.
I dettagli dello studio canadese
La ricerca pubblicata su Bmj è stata condotta da un team di esperti dell’Ices – Public Health Ontario, in collaborazione con il Map Centre for Urban Health Solutions presso il St. Michael’s Hospital di Unity Health Toronto. Lo studio ha coinvolto 3.204 uomini adulti vaccinati con il vaccino Mva-Bn, i cui dati sono stati confrontati con quelli di un gruppo di controllo composto da un numero equivalente di non vaccinati.
La selezione dei partecipanti è stata effettuata in base a criteri rigorosi, considerando fattori come la storia di malattie sessualmente trasmissibili e l’assunzione di farmaci per la prevenzione dell’HIV. I ricercatori hanno utilizzato un approccio basato su dati sanitari reali per valutare l’efficacia del vaccino. I risultati hanno rivelato che, durante il periodo di follow-up, si sono registrate 21 infezioni da Mpox nel gruppo vaccinato e 50 nel gruppo di controllo non vaccinato.
Analisi dell’efficacia del vaccino
L’analisi dei dati ha portato alla conclusione che la singola dose del vaccino Mva-Bn ha un’efficacia stimata del 58% nel prevenire l’infezione da Mpox. Christine Navarro, principale autrice dello studio e rappresentante di Public Health Ontario, ha sottolineato l’importanza di tali risultati nel contesto della risposta globale all’emergenza sanitaria.
Sharmistha Mishra, infettivologa coinvolta nello studio, ha evidenziato come i risultati supportino evidenze già esistenti sull’efficacia moderata di un’unica somministrazione del vaccino. Questi dati non solo rafforzano la validità delle strategie vaccinali attualmente in uso, ma suggeriscono la necessità di rendere il vaccino facilmente accessibile alle popolazioni in pericolo. Vista la situazione critica, è fondamentale che i programmi di immunizzazione si adattino rapidamente per affrontare la diffusione del virus e proteggere coloro che sono maggiormente vulnerabili.
La campagna di vaccinazione, quindi, rappresenta un passo cruciale per garantire la salute pubblica e ridurre ulteriormente i tassi di infezione nella comunità. Le misure preventive, insieme ai dati forniti dai ricercatori, alimentano la speranza di contenere questa emergenza sanitaria e rafforzano l’impegno delle autorità sanitarie a promuovere l’immunizzazione.