Ultimo aggiornamento il 15 Settembre 2024 by Redazione
Un principio di incendio si è sviluppato nella serata di ieri presso il magazzino dell’ex ospedale Umberto I a San Marco in Lamis, situato in provincia di Foggia. La tempestività dell’intervento dei vigili del fuoco ha permesso di circoscrivere e spegnere le fiamme in breve tempo, evitando conseguenze gravi per la struttura e per le persone presenti. La sicurezza dei pazienti e del personale è stata salvaguardata grazie a una risposta coordinata delle autorità locali e dei servizi di emergenza.
Dinamica dell’incendio e intervento dei vigili del fuoco
La sequenza degli eventi
Nella serata di giovedì, un giovane con problemi psichiatrici si è presentato al punto di primo intervento dell’ex ospedale Umberto I in stato evidente di agitazione. Secondo le testimonianze, il ragazzo avrebbe chiesto medicinali minacciando il personale sanitario. La situazione è rapidamente degenerata quando il giovane, dopo essere salito al primo piano della struttura, ha rovesciato un contenitore di alimenti e, successivamente, ha tentato di appiccare il fuoco a sedie e armadietti situati nel magazzino al piano terra.
L’incendio ha generato una densa colonna di fumo che si è rapidamente propagata ai piani superiori. Fortunatamente, i vigili del fuoco sono intervenuti prontamente, riuscendo a domare le fiamme e a ridurre al minimo i danni. L’intervento immediato ha permesso di accertare che non vi erano feriti tra i pazienti della struttura sanitaria, situazione che ha contribuito a mantenere alto il livello di fiducia nell’efficienza del sistema di emergenza locale.
Relazione con le autorità
A seguito dell’allerta, sono stati inviati sul posto anche il direttore generale della Asl di Foggia, Antonio Nigri, e il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, insieme al direttore del Distretto sociosanitario, Michele Ciavarella. La loro presenza ha sottolineato l’importanza della situazione, sia per garantire il supporto necessario, sia per procedere alle verifiche del caso. Un ingegnere strutturalista dell’Asl ha eseguito un sopralluogo per valutare l’integrità della struttura, confermando che non ci sono stati danni strutturali.
Le conseguenze per la struttura e il servizio sanitario
Verifiche e risanamento
Il personale tecnico della Sanitaservice ha eseguito un’ispezione approfondita per accertarsi che non ci fossero danni agli impianti elettrici e che le condizioni di sicurezza fossero ripristinate nel minor tempo possibile. Nonostante i lavori di pulizia siano stati avviati immediatamente, il direttore generale della Asl, Antonio Nigri, ha evidenziato che i danni materiali alla struttura saranno quantificati nelle prossime ore, ma la priorità rimane la salvaguardia della salute dei pazienti.
Continuazione dei servizi assistenziali
Nonostante l’accaduto, le operazioni assistenziali presso la residenza sanitaria, l’hospice e il punto di primo intervento non hanno subito interruzioni. Questo rappresenta un aspetto cruciale per la comunità, poiché il benessere degli utenti e la continuità dei servizi offrono una rete di sicurezza fondamentale in momenti critici. La gestione della crisi da parte del personale sanitario è stata esemplare, con un’attenzione costante al mantenimento di un ambiente sicuro e protetto per tutti.
Indagini e responsabilità
Interventi delle forze dell’ordine
In seguito all’incidente, sono giunti sul posto anche i carabinieri, che hanno avviato le indagini per analizzare i dettagli dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità. L’indagine mirerà a comprendere le circostanze che hanno portato al tentato incendio e ad indagare se ci siano stati elementi che avrebbero potuto essere prevenuti, per evitare simili situazioni in futuro.
Destinazione del giovane coinvolto
Secondo fonti non ufficiali, il giovane autore del gesto sarebbe stato successivamente trasferito in una struttura psichiatrica, dove riceverà il supporto necessario per affrontare le sue problematiche. La decisione di garantire un intervento efficace da parte dei servizi socio-sanitari sottolinea l’importanza di affrontare con tempestività le situazione di fragilità individuali, ad evitare episodi che possano mettere a rischio la sicurezza collettiva.
Questo evento mette in luce la necessità di strategie di intervento e di prevenzione più incisive, con l’obiettivo di garantire un ambiente sicuro per i pazienti e il personale della struttura. La collaborazione tra enti locali, servizi di emergenza e figure sanitarie è fondamentale per continuare a offrire supporto alla comunità e preservare la sicurezza nelle strutture assistenziali.