Ultimo aggiornamento il 15 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
L’approssimarsi del 2024 porta con sé un clima di incertezza per le librerie indipendenti italiane, un settore fondamentale nel panorama culturale del Paese. Con 3.706 esercenti attivi e oltre 11.000 lavoratori coinvolti, la rete delle librerie indipendenti sta affrontando sfide economiche significative. La stima di un fatturato mancante di cento milioni di euro per il futuro prossimo mette in luce una preoccupante diminuzione della fiducia nel mercato, influenzata da vari fattori tra cui modifiche ai programmi di sostegno e un minor gettito fiscale.
Le sfide economiche del settore librario
Impatti delle nuove misure governative
Negli ultimi anni, le librerie indipendenti hanno registrato un certo numero di sfide a causa di cambiamenti normativi e delle ultime politiche governative. Tra i maggiori ostacoli, spicca l’entrata in vigore delle nuove carte della Cultura Giovani e del Merito, che hanno sostituito il precedente sistema dell’App18. Sebbene queste iniziative mirino a incentivare la lettura tra i giovani, il loro impatto sul settore è stato limitato dalla riduzione del bacino di potenziali beneficiari. Questo ridimensionamento ha fatto lievitare i timori sul futuro delle librerie, già colpite dalla diminuzione del supporto governativo e da una percezione di instabilità economica.
L’effetto della legge sulla lettura
Un altro elemento di preoccupazione è legato ai cambiamenti proposti dalla nuova legge sulla lettura . In precedenza, la legge Levi offriva uno sconto del 15% sul prezzo di copertina, un’opportunità che ha permesso agli operatori del settore di competere più efficacemente. Oggi, con un limite di sconto del 5%, molti esercenti si sentono costretti a spostare il proprio focus dalla competitività di prezzo verso la valorizzazione del contenuto delle opere. Questo trend ha contribuito a una crescente pressione su un mercato già fragile, generando incertezze economiche che richiedono un’attenzione immediata.
Un settore in trasformazione
L’importanza del tax credit
In un contesto difficile, non mancano, tuttavia, le speranze. Durante la pandemia, sono state introdotte misure come il tax credit, permettendo al 60% delle librerie di accedere a significativi sconti sulle spese fisse, come i canoni di locazione. Questa iniziativa ha fornito una boccata d’ossigeno essenziale per molti operatori, consentendo loro di ristrutturare gli spazi e investire in modernizzazioni necessarie, come la sostituzione degli impianti di illuminazione, passando da sistemi alogeni a soluzioni più efficienti come i led. Tali interventi non solo migliorano l’esperienza del cliente, ma sono anche cruciali per la sostenibilità economica a lungo termine.
Il futuro delle biblioteche e delle librerie
Un’altra misura di sostegno è stata il fondo per le biblioteche, che, purtroppo, non è stato rifinanziato nell’ultima legge di Bilancio. Questa iniziativa ha permesso alle biblioteche di pubblica lettura di investire nella rete commerciale delle librerie locali, contribuendo alla riqualificazione dell’offerta culturale. Secondo l’Osservatorio delle librerie, i risultati di queste misure sono evidenti: il 60% degli intervistati ha affermato che queste politiche hanno evitato la chiusura delle loro attività, e il 42,9% ha riportato un accesso a nuovi clienti grazie a tali provvedimenti.
L’analisi dei dati recenti
L’importanza di misure di sostegno
I dati dell’Osservatorio delle librerie, curato da Ali e Format Research, evidenziano l’impatto positivo di queste misure governative. Dall’86,1% degli esercenti che ha tratto beneficio dalla Carta docente e dalla Carta 18App alla fornitura di libri per le biblioteche , molti esercizi si sono trovati in una posizione migliore per affrontare le sfide economiche correnti. Tuttavia, la mancanza di rifinanziamenti per programmi cruciali potrebbe avere conseguenze dirette sulla sostenibilità dell’industria e sulle possibilità di accesso alla cultura per la popolazione.
La situazione attuale richiede un impegno collettivo per riflettere sulle necessità di un settore che rappresenta non solo un’importante fonte di occupazione ma anche un pilastro della cultura e dell’istruzione italiana.