Ultimo aggiornamento il 17 Maggio 2024 by Francesca Monti
Contesto: Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha recentemente visitato la casa circondariale di Biella, dove ha elogiato il progetto di sartoria in corso. Questo progetto, secondo il Ministro, è un’efficace attuazione del valore di una pena mirata al reinserimento sociale e al principio di solidarietà tra pubblico e privato.
“Il Progetto di Sartoria nel Carcere di Biella: Un’Iniziativa di Reinserimento Sociale”
Sotto-titolo: “Il Lavoro come Strumento di Riabilitazione”
Il progetto di sartoria nel carcere di Biella è iniziato nel 2016 e da allora ha dimostrato di essere un’iniziativa di grande valore. Il Ministro Nordio ha sottolineato l’importanza del lavoro nel processo di reinserimento sociale dei detenuti. Attraverso il lavoro, i detenuti possono acquisire nuove competenze, ritrovare un senso di dignità e prepararsi per la vita al di fuori del carcere.
Il progetto di sartoria è ben strutturato, con 77 macchine da cucire e 34 presse da stiro. All’interno della sartoria, 55 persone detenute lavorano con il supporto di un responsabile di produzione, tre maestre d’arte e un maestro messo a disposizione dal gruppo Zegna. Questa struttura ben organizzata e l’impegno costante dei partecipanti hanno reso il progetto di sartoria un’iniziativa di successo.
Sotto-titolo: “‘Obiettivo della ‘Recidiva Zero'”
Il Ministro Nordio ha anche menzionato l’obiettivo della ‘recidiva zero’, che può essere raggiunto solo attraverso la collaborazione di tutti. ‘idea alla base di questo obiettivo è che, attraverso iniziative come il progetto di sartoria, i detenuti possano essere effettivamente riabilitati e reintegrati nella società, riducendo così il rischio di recidiva.
“Il Progetto di Sartoria nel Carcere di Biella: Una Collaborazione Pubblico-Privato di Successo”
Sotto-titolo: “Il Ruolo di Zegna nel Progetto di Sartoria”
Il gruppo Zegna, guidato da Gildo Zegna, CEO e Presidente, ha svolto un ruolo cruciale nel progetto di sartoria. Durante l’incontro, Gildo Zegna ha confermato l’impegno del gruppo a sostenere il progetto, come testimonianza del legame tra industria e territorio, un principio che da sempre guida e ispira l’azienda, seguendo la visione del suo fondatore.
Sotto-titolo: “‘Ampliamento del Progetto di Sartoria”
Gildo Zegna ha anche espresso la speranza che l’impegno del gruppo Zegna e dell’amministrazione penitenziaria possano aiutare ad ampliare ulteriormente il numero di persone coinvolte nel progetto di formazione. Questa è un’ambizione condivisa da tutti i partecipanti al progetto, che vedono nell’ampliamento del progetto un’opportunità per avere un impatto ancora maggiore sulla società e sulle vite dei detenuti.
In conclusione, il progetto di sartoria nel carcere di Biella è un esempio di successo di reinserimento sociale e collaborazione pubblico-privato. Attraverso il lavoro e la formazione professionale, i detenuti possono acquisire nuove competenze e prepararsi per la vita al di fuori del carcere, contribuendo così a una società più sicura e inclusiva.