Il Gran Premio del Mediterraneo del 1962: Memorie di Pergusa

Il Gran Premio del Mediterraneo del 1962: Memorie di Pergusa Il Gran Premio del Mediterraneo del 1962: Memorie di Pergusa
Il Gran Premio del Mediterraneo del 1962: Memorie di Pergusa - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 30 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi

Nel video del Gran Premio del Mediterraneo del 1962, il focus cade su Pergusa, un luogo che oggi si presenta notevolmente trasformato rispetto al suo passato glorioso. L’autodromo, all’epoca appena nato, e il lago di Pergusa, ora ridotto a una triste immagine di degrado, sono al centro di questa preziosa testimonianza.

La Scoperta del Video Storico

Due registi, Antonella Barbera e Fabio Leone, fecero una scoperta sorprendente in un rigattiere di Enna: un frammento di pellicola del Gran Premio del Mediterraneo. Fabio racconta di averlo trovato tra diversi oggetti acquistati e di come si siano resi conto dell’importanza storica di quel materiale. Il video rappresenta un ritratto vivido di Pergusa negli anni ’60, con le tribune gremiti di appassionati e il lago in tutto il suo splendore.

L’Evoluzione di Pergusa nel Tempo

Le immagini mostrano un lago rigoglioso, simbolo di un’epoca in cui Pergusa era viva e pulsante. Oggi, al contrario, il lago è ridotto a poco più di una pozzanghera, attraversabile a piedi per via della sua scarsa profondità. Ciò che un tempo era un punto di riferimento per l’ecosistema locale si è trasformato in uno dei più grandi disastri ambientali della Sicilia.

La Denuncia Attraverso i Social

I due registi, una volta digitalizzato il video, hanno scelto di condividere queste immagini sui social per sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste destino del lago di Pergusa. Da sfondo alle gare automobilistiche del passato, il lago oggi rappresenta un simbolo tangibile dei cambiamenti ambientali e della trascuratezza verso risorse naturali preziose.

Una Trasformazione Involontaria

Quello che un tempo fu teatro di miti e leggende, come la storia di Proserpina e Core legata al lago di Pergusa, oggi è un luogo che riflette l’incuria e il disinteresse nei confronti dell’ambiente. La scomparsa progressiva di questo ecosistema unico rappresenta un monito sulle conseguenze delle azioni dell’uomo sulla natura.


Diritti d’autore ANSA

Approfondimenti

    Gran Premio del Mediterraneo del 1962: Si tratta di una gara automobilistica che si svolse nel 1962 presso l’autodromo di Pergusa, in Sicilia. Questo evento sportivo storico aveva attirato l’attenzione di molti appassionati e piloti dell’epoca, rappresentando un momento significativo per il mondo delle corse automobilistiche.

    Pergusa: Pergusa è una località in Sicilia, famosa per il suo autodromo e il lago omonimo. In passato, il lago di Pergusa era un punto di riferimento fondamentale per l’ecosistema locale, mentre oggi versa in uno stato di degrado a causa del progressivo inquinamento e della trascuratezza ambientale.
    Antonella Barbera e Fabio Leone: Sono due registi che hanno fatto una scoperta eccezionale, ritrovando un frammento di pellicola del Gran Premio del Mediterraneo del 1962. Il loro contributo è stato fondamentale per preservare e condividere con il pubblico un pezzo importante di storia.
    Enna: Città in Sicilia dove i registi Antonella Barbera e Fabio Leone hanno fatto la loro scoperta storica.
    Proserpina e Core: Si tratta di una leggenda legata al lago di Pergusa, che riguarda il mito di Proserpina, figlia di Cerere, rapita da Plutone e portata negli Inferi. Core è il nome alternativo di Proserpina. Questa storia mitologica fa parte dell’identità storica e culturale del luogo.
    Questo articolo mette in evidenza la trasformazione di Pergusa nel corso del tempo, dall’epoca gloriosa del Gran Premio del Mediterraneo del 1962, fino allo stato attuale di degrado ambientale del lago. Gli sforzi dei registi Antonella Barbera e Fabio Leone nel condividere queste testimonianze storiche sui social media sottolineano l’importanza della sensibilizzazione sull’ambiente e sulle sue risorse naturali. Infine, l’evoluzione involontaria di Pergusa rappresenta un monito sulle conseguenze delle azioni umane sull’ecosistema e sulla necessità di preservare e tutelare il patrimonio ambientale per le generazioni future.

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