Incendio monte Cimadors: evacuazioni e interventi in corso per contrastare le fiamme

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Incendio monte Cimadors: evacuazioni e interventi in corso per contrastare le fiamme - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Il vasto incendio che ha colpito il monte Cimadors, nel comune di Moggio Udinese, sta creando una situazione critica, complicata da fattori ambientali e logistici. Con oltre 300 ettari di bosco coinvolti, le autorità stanno mobilitando risorse significative per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza degli abitanti delle borgate più vicine al rogo. L’assenza di precipitazioni previste fino a giovedì notte aumenta le difficoltà per i soccorritori, mentre l’evacuazione di alcuni residenti ha già avuto luogo.

La situazione attuale e le evacuazioni

Zona impervia e rischio incendi

L’incendio ha preso piede in una zona particolarmente impervia, rendendo le operazioni di spegnimento assai difficoltose. Il terreno accidentato e l’accessibilità limitata hanno costretto i soccorritori a trovare soluzioni alternative per affrontare l’emergenza. Le fiamme hanno iniziato a divampare il 19 agosto scorso, creando un allerta immediato tra le autorità locali e regionali. Nonostante la situazione critica, al momento non si segnalano preoccupazioni per la popolazione residente, tranne per gli abitanti delle borgate di Moggessa, Badius e Borgo di Mezzo, evacuati precauzionalmente a causa della presenza di fumi tossici.

In queste aree, il fumo che si è diffuso nel cielo ha spinto le autorità a prendere misure drastiche per proteggere la salute e la vita dei residenti. Gli sfollati stanno ricevendo assistenza con sistemazioni temporanee, mentre le operazioni di evacuazione continuano. Il comune di Moggio Udinese si sta attivando per garantire che tutti gli aspetti della sicurezza dei cittadini siano considerati in un momento tanto critico.

Le operazioni di spegnimento orchestrate dalle autorità

Risorse e strategie sul campo

In risposta all’emergenza, l’assessore alla Protezione civile del FVG, Riccardo Riccardi, ha comunicato l’intensa mobilitazione di risorse, fra cui tre elicotteri e tre canadair, affiancati da squadre di volontari della Protezione civile regionale, Corpo forestale e Vigili del fuoco. Riccardi ha elogiato la sinergia tra i diversi enti coinvolti nel fronteggiare questo disastro, sottolineando come la collaborazione e l’impegno di tutti gli attori siano fondamentali per contrastare le fiamme.

Il decreto di emergenza firmato questa mattina dal governatore Massimiliano Fedriga ha facilitato l’implementazione di misure immediate per spegnere l’incendio. Nel pomeriggio, Riccardi ha svolto un sopralluogo con il sindaco di Moggio Udinese, Martina Gallizia, per valutare la situazione sul campo e pianificare le prossime azioni.

Innovazioni nelle operazioni di spegnimento

Riccardi ha inoltre evidenziato come le esperienze passate, in particolare quelle traumatiche legate agli incendi del 2022, abbiano portato a un miglioramento significativo delle procedure operative. Ora il rifornimento di mezzi aerei e il cambio equipaggio non avvengono più a Roma, ma direttamente presso la base di Ronchi, permettendo una maggiore rapidità delle operazioni.

Un altro punto cruciale è l’implementazione di un protocollo transfrontaliero con l’Austria, per ottimizzare l’approvvigionamento di acqua da utilizzare nella lotta contro le fiamme. Sarà possibile prelevare acqua dal lago Weissensee, riducendo così i tempi di rifornimento e aumentando l’efficacia delle operazioni di spegnimento.

L’impatto sul territorio e le attese future

Un ecosistema in pericolo

Il grande incendio ha già coinvolto una vasta area boschiva, con danni ambientali che potrebbero avere un impatto duraturo sull’ecosistema locale. Questi territori, ricchi di biodiversità, rischiano di subire una devastazione che non solo colpisce gli habitat naturali, ma anche le comunità che dipendono da queste risorse. La capacità di recupero dell’ambiente e le possibili iniziative di ripristino saranno temi chiave nel futuro immediato.

Monitoraggio e prevenzione

Le autorità locali sono consapevoli che la battaglia contro gli incendi boschivi non si limita solo all’emergenza attuale, ma necessita di un impegno costante per il monitoraggio e la prevenzione. L’analisi delle condizioni meteo e delle pratiche di gestione forestale saranno essenziali per evitare che situazioni simili si ripetano nel futuro. Le sfide rimangono alte, e la risposta a questo disastro sarà un banco di prova importante per la resilienza della comunità e della regione in generale.

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