Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2024 by Giordana Bellante
Papa Francesco sta per intraprendere un importante viaggio di 12 giorni che lo porterà in Asia sud-orientale e in Oceania. Questo è il 45° viaggio del Pontefice durante il suo pontificato e il numero totale di Paesi visitati sale a 65. Durante questa missione, il Papa toccherà quattro nazioni: INDONESIA, PAPUA NUOVA GUINEA, TIMOR EST e SINGAPORE. Questa avventura rappresenta l’itinerario più lungo mai intrapreso dal Santo Padre, con un totale di 12 giorni e 32.814 km da percorrere.
Un viaggio carico di significato
Tematiche e discorsi previsti
Durante il suo soggiorno, papa Francesco pronuncerà un totale di 16 discorsi, prevalentemente in italiano, con eccezione dei discorsi a Timor Est, dove utilizzerà lo spagnolo. I temi trattati verteranno su argomenti di grande rilevanza sociale e culturale, come il dialogo interreligioso e la coesistenza pacifica tra diverse fedi. Bergoglio porrà l’accento sull’importanza di cercare armonia in una realtà multietnica e multi-religiosa, elementi essenziali per il progresso e la pace.
Un altro importante tema affrontato sarà la custodia dell’ambiente, sempre più messa a rischio dalla crisi climatica. La sensibilità del Papa nei confronti della salvaguardia del creato si riflette nella sua continua richiesta di responsabilità verso la Natura. Infine, il Pontefice si concentrerà sulla vicinanza a Chiese giovani e minoritarie, ad eccezione di Timor Est, dove il 98% della popolazione è cattolica, rendendo il Paese un caso unico.
Un approccio ecumenico e inclusivo
L’INDONESIA, che ospiterà la prima tappa del viaggio, è riconosciuta come la nazione con la più alta popolazione musulmana nel mondo. Questo aspetto sottolinea ulteriormente l’importanza dell’incontro di Papa Francesco con diverse comunità religiose e culturali. La diversità di fedi e culture richiede sforzi incessanti per costruire ponti di comprensione e rispetto, essenziali in un mondo spesso teatro di conflitti religiosi.
La scelta delle nazioni da visitare riflette l’impegno continuo del Papa nel promuovere il dialogo e la pace in contesti complessi e diversificati. L’obiettivo di questo viaggio va oltre la celebrazione religiosa, estendendosi al mondo della cultura, della comunità e della giustizia sociale.
La prima tappa: Giacarta
Arrivo e incontri programmati
Il viaggio di Papa Francesco avrà inizio con la partenza da Fiumicino il 2 settembre, con arrivo a Giacarta previsto per l’11.30 locale del 3 settembre. Ad accoglierlo all’aeroporto sarà il Ministro per gli Affari religiosi, con il quale il Papa avrà un primo confronto. La giornata proseguirà con un incontro in Nunziatura con un gruppo di individui meno fortunati, tra cui poveri, senzatetto e rifugiati, enfatizzando così il suo costante impegno per i diritti umani e la dignità delle persone.
Celebrazioni e incontri ufficiali
Il 4 settembre, il Pontefice parteciperà alla cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale e avrà un incontro di cortesia con il presidente della Repubblica. Seguirà un incontro con le autorità civili e la società locale, evidenziando il valore della cooperazione e del dialogo tra Chiesa e Stato. Nel pomeriggio, Francesco si recherà in Cattedrale per un confronto con i vescovi e i membri del clero locale, nonché per incontrare i giovani di Scholas Occurrentes, un’iniziativa educativa e di formazione.
Il giorno successivo, il 5 settembre, è previsto un incontro interreligioso alla Moschea Istiqlal, uno degli spazi di culto più importanti dell’INDONESIA, con l’intento di dimostrare l’importanza del rispetto reciproco e del dialogo tra diverse fedi. Il Papa parteciperà anche a un incontro con assistiti da opere caritative, prima di concludere la giornata con una messa allo stadio, un evento che promette di raccogliere un vasto pubblico e di diffondere un messaggio di amore e unità.
Questo viaggio, ricco di momenti significativi e incontri preziosi, rappresenta un’opportunità unica per il Pontefice di abbracciare e rafforzare i legami tra le diverse culture e religioni, portando un messaggio di pace e speranza in contesti globali sempre più interconnessi.