Ultimo aggiornamento il 15 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Dopo i lockdown e le restrizioni legate alla pandemia, il settore culturale sta lentamente recuperando, ma il cinema presenta ancora alcune sfide significative. Un report annuale di Federculture evidenzia una diminuzione del 15% rispetto ai livelli di fruizione pre-pandemia, nonostante un ritorno incoraggiante delle nuove generazioni. Questo articolo esplora il panorama attuale del cinema in Italia, analizzando i dati di partecipazione e le tendenze emergenti nel settore.
L’affluenza al cinema: analisi delle generazioni
Entusiasmo giovanile per la sala
Nel 2023, i dati mostrano un’impressionante partecipazione delle fasce più giovani. Gli Under 35 rappresentano oltre il 50% degli spettatori totali, mentre il tasso di presenze nella fascia d’età 20-24 anni raggiunge il 72%. Questo entusiasmo è in netta contrasto con le statistiche che evidenziano un calo di interesse tra le persone sopra i 35 anni, dove la partecipazione non raggiunge mai il 50%. Questi dati evidenziano come la Generazione Z e i Millennial si stiano riprendendo in modo significativo l’abitudine di andare al cinema, come già emerso dagli studi condotti l’anno precedente.
Le ricerche condotte dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del ministero della Cultura, attraverso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Swg, avevano già messo in luce come questi gruppi abbiano ripreso ad apprezzare le proiezioni nelle sale cinematografiche. A conferma di questa tendenza, le statistiche di Cinetel riportano che gli Under 35 costituiscono il 55% del pubblico cinematografico. Questo ritorno, incoraggiato da nuovi titoli e dal recupero di capolavori storici, suggerisce una vivace rinnovata propensione verso l’esperienza cinematografica.
Cambiamento nella percezione del cinema
L’interesse da parte dei giovani ha anche cambiato la narrativa su come il pubblico percepisce il cinema rispetto alle piattaforme di streaming. Nonostante ci siano state preoccupazioni circa il predominio di queste ultime, le evidenze indicano che i giovani non abbandonano le sale per le piattaforme. Infatti, i dati Auditel mostrano un incremento nell’uso di servizi di streaming prevalentemente nelle fasce di età più avanzate, mentre per i giovani la crescita rimane contenuta. L’analisi di Mario Lorini, presidente dell’Associazione nazionale esercenti cinema , sottolinea che “i ragazzi non solo ritornano in sala, ma contribuiscono al successo delle proiezioni”, a dimostrazione della coesistenza piuttosto che della competizione tra cinema e piattaforme.
Sinergia nell’industria cinematografica
Collaborazione tra attori del settore
La pandemia ha avuto un impatto profondo sul settore cinematografico, costringendo tutti gli attori a unirsi per affrontare stravolgimenti e incertezze. Sin dal 2019, un’iniziativa per unire piccole realtà locali, multisale e cinema d’essai si era formalmente avviata, ed è stata ulteriormente solidificata dalla pandemia. Questa collaborazione ha portato alla creazione di un fronte unico tra produzione, distribuzione ed esercenti per stimolare e sostenere il mercato.
Durante il periodo di lockdown, le azioni intraprese hanno dimostrato l’importanza di lavorare insieme. Le attività collaterali e le interazioni con il pubblico sono aumentate, rivelando come i cinema possano e debbano evolversi in centri sociali e culturali attivi. Iniziative come aperitivi a tema, concerti live e incontri con registi e attori sono diventate essenziali per attrarre un pubblico diversificato e ampliarne la fruizione.
Rilievo del cinema come esperienze immersive
Anche il Ministero della Cultura ha riconosciuto il potenziale di rilancio del cinema attraverso le sale. Sono state promosse campagne di comunicazione collaborativa mirate a testimoniare il valore delle sale cinematografiche come luoghi di socializzazione, aggregazione e cultura. L’obiettivo è di rafforzare l’esperienza cinematografica oltre la mera fruizione del film, rendendo le sale più appetibili e sempre più integrate nel tessuto sociale delle città.