Scoperta rete di traffico migranti: oltre 700 profili social chiusi dalla polizia di Palermo

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Scoperta rete di traffico migranti: oltre 700 profili social chiusi dalla polizia di Palermo - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 by Redazione

La polizia di Palermo ha messo in atto una vasta operazione di contrasto al traffico di migranti, scoprendo un’ampia rete di profili social utilizzati per promuovere viaggi illegali dalle coste nordafricane all’italiane. Questo articolato sistema, che includeva offerte speciali per donne e bambini, ha attirato l’attenzione delle autorità, impegnate a garantire la sicurezza e la legalità nel contesto migratorio.

Il lavoro della polizia di Palermo contro il traffico di esseri umani

Nel corso di un’operazione minuziosa, la Polizia di Stato di Palermo ha esaminato oltre mille pagine, gruppi, e profili social, attivi nel reclutamento di migranti. Questo lavoro ha portato alla chiusura di ben 728 account, con ulteriori azioni in fase di attuazione. La maggior parte di questi account erano riconducibili a trafficanti localizzati principalmente in Libia, ma anche in Egitto. Quest’ultimo Paese, pur non registrando partenze di navi, funge da centro strategico per organizzare viaggi verso le coste italiane.

Una delle chiavi per il successo di questa operazione è stata la collaborazione con Meta, azienda madre di piattaforme social come Facebook e Instagram, che ha facilitato la rimozione dei profili incriminati. L’operazione si inserisce in un contesto più ampio, in cui la polizia italiana intensifica i suoi sforzi per smantellare le reti di traffico di esseri umani che approfittano delle vulnerabilità dei migranti.

Un’inchiesta su scala internazionale

L’inchiesta è stata condotta in sinergia con la Sezione investigativa del Servizio centrale operativo e il supporto del Servizio centrale operativo . Gli agenti della Squadra mobile di Palermo hanno avviato un attento monitoraggio delle attività online dei trafficanti. L’analisi ha rivelato un modo sofisticato di operare da parte delle organizzazioni criminali, che utilizzano i social media non solo per pubblicizzare le loro attività, ma anche per offrire pacchetti viaggio a prezzi competitivi.

Dal monitoraggio è emerso che i prezzi per il viaggio avrebbero potuto variare attorno ai 4.600 euro a persona, con modalità di pagamento che prevedevano trasferimenti attraverso circuiti di money transfer. I profili analizzati pubblicizzavano anche pacchetti “vip”, nei quali i migranti potevano godere di un trattamento privilegiato durante il viaggio. Le indagini, iniziate nel novembre scorso, hanno permesso non solo di identificare i punti di partenza o transito, ma anche di stabilire un confronto diretto con le forze di polizia libiche e tunisine.

L’impatto del traffico di migranti e la risposta delle autorità

Il traffico di migranti rappresenta una problematica di ampia portata, con conseguenze significative per la salute e la sicurezza delle persone coinvolte. Le operazioni di polizia, come quelle effettuate a Palermo, mirano a ridurre l’impatto di queste reti criminali, proteggendo le persone vulnerabili e smantellando le operazioni che sfruttano la disperazione degli individui in cerca di una vita migliore.

Le misure adottate dalla polizia e la collaborazione con altre autorità dimostrano un approccio integrato e internazionale, fondamentale per affrontare questa sfida. La lotta contro il traffico di esseri umani richiede unite forze, esperienze condivise e azioni coordinate, indispensabili per garantire la sicurezza e il benessere di tutti. Il monitoraggio delle piattaforme digitali emerge come uno strumento cruciale nel contrasto a questa attività criminosa, con l’obiettivo di dissuadere i traffici e tutelare i diritti dei migranti.

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