Ultimo aggiornamento il 30 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Il Tribunale Amministrativo ha definitivamente stabilito l’acquisizione dell’area in cui si svolgevano le celebrazioni religiose dell’Associazione Madonna di Trevignano Ets, dando luce verde allo sgombero del terreno. Queste azioni sono state intraprese dal Comune di Trevignano, che ha affrontato una lunga disputa legale per garantire il rispetto delle normative locali e della legalità.
La questione dell’abusivismo religioso
L’area interessata dallo sgombero è stata oggetto di una controversia prolungata, legata all’abusivo esercizio di attività di culto in un terreno non autorizzato. Gli amministratori comunali hanno evidenziato come l’Associazione Madonna di Trevignano Ets non avesse ottenuto le necessarie licenze e permessi per svolgere attività religiose in quel sito specifico.
Secondo quanto comunicato dal Comune, il provvedimento stabiliva la rimozione delle attrezzature installate per l’attività cultuale e l’interruzione immediata delle celebrazioni. Gli amministratori avevano fissato un termine di novanta giorni per ottemperare alle disposizioni: termine scaduto lo scorso 27 agosto. La Polizia Locale, in seguito a controlli, ha constatato che l’associazione non aveva rispettato le ordinanze, rendendo così necessario l’intervento delle autorità.
La decisione del Consiglio di Stato
In seguito alla scadenza del termine, il Consiglio di Stato ha ascoltato il caso e ha confermato l’ordinanza comunale, dando così pieno sostegno alle azioni del Comune. L’associazione, rappresentata legalmente dall’avvocato Gianluigi Pellegrino, ha ricevuto chiarimenti sulla gravità della situazione e sulla necessità di conformarsi alle leggi locali e nazionali.
Il provvedimento del Consiglio di Stato ha chiarito che ogni attività di culto nell’area è preclusa e che il materiale utilizzato per le celebrazioni verrà rimosso da personale incaricato dal Comune. L’area, allora, diventerà ufficialmente parte del patrimonio comunale, permettendo una gestione e un utilizzo più appropriati di questo spazio pubblico.
La reazione delle autorità locali
La sindaca di Trevignano, Claudia Maciucchi, ha riferito che il Comune ha agito nel pieno rispetto della legge, concedendo all’associazione il tempo necessario per regolarizzarsi. La sua dichiarazione rimarca come, nonostante gli sforzi di dialogo, l’inottemperanza da parte dell’associazione abbia portato a questa necessaria azione legale.
L’avvocato Pellegrino ha ribadito che l’associazione ha scelto di ignorare l’ordinanza comunale, sfidando così le disposizioni di legge. La posizione dell’amministrazione comunale è chiara: il rispetto delle normative deve essere garantito per tutelare la legalità e il bene comune della comunità di Trevignano.
La situazione mette in evidenza le difficoltà e le tensioni che possono sorgere tra pratiche religiose e norme civili, sottolineando l’importanza di una gestione che rispetti i diritti di tutti i cittadini.