Ultimo aggiornamento il 15 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
markdown
Le recenti operazioni di controllo condotte dalla polizia di Stato nella zona della stazione Termini di Roma hanno portato a misure drastiche contro strutture ricettive che violano la normativa sulla registrazione degli ospiti. Il questore ha disposto la chiusura temporanea di un affittacamere di via Calatafimi, gestito da un cittadino straniero, evidenziando l’importanza di rispettare le leggi vigenti nel settore turistico e ricettivo. Questo intervento si inserisce in un quadro più ampio di monitoraggio della legalità e della sicurezza pubblica nella capitale italiana.
I controlli amministrativi nella zona di Termini
Attività della polizia nella zona di Esquilino e Castro Pretorio
Negli ultimi giorni, gli agenti della Divisione Polizia amministrativa e Sociale hanno intensificato i controlli nelle aree di Esquilino e Castro Pretorio, che rappresentano punti nevralgici per il turismo e l’accoglienza. Settori frequentati da turisti e viaggiatori, ma anche da persone in cerca di alloggi temporanei. L’obiettivo di queste operazioni è principalmente quello di garantire un’adeguata sicurezza e regolarità delle strutture ricettive, nel rispetto delle normative stabilite dal Testo unico di pubblica sicurezza .
Le ispezioni hanno rivelato irregolarità significative in alcune strutture, evidenziando la necessità di azioni più incisive per contrastare fenomeni di abusivismo e la gestione illecita di affittacamere. Queste attività non solo tutelano gli ospiti, ma anche i cittadini romani, nella salvaguardia della qualità e della legittimità del servizio ricettivo offerto nella capitale.
Il provvedimento del questore e la chiusura dell’affittacamere
Dettagli sul provvedimento di sospensione della licenza
A seguito delle irregolarità riscontrate, il questore di Roma ha emesso un provvedimento di sospensione della licenza per un periodo di 15 giorni nei confronti del gestore dell’affittacamere. La decisione è stata presa in conformità all’articolo 100 del Tulps, che consente di intervenire su attività ricettive che non rispettano le norme di sicurezza e di registrazione degli ospiti. Questa misura ha lo scopo di garantire la legalità e la sicurezza nei luoghi di soggiorno.
In questo caso specifico, il gestore, un uomo di 41 anni originario del Bangladesh, è stato denunciato per falsità in registri e notificazione. Le indagini hanno rivelato che non era in grado di fornire le registrazioni corrette degli alloggiati, violando l’obbligo che ogni struttura ricettiva ha di comunicare le informazioni sulle persone ospitate. Un comportamento che non solo infrange le norme, ma rappresenta anche un rischio per la sicurezza pubblica.
Affissione del provvedimento e misure preventive
Protocolli di sicurezza e azioni delle autorità
In attuazione del provvedimento del questore, gli agenti della polizia hanno affisso un cartello all’ingresso della struttura che segnala “Chiuso con provvedimento del questore”. Questo gesto, oltre a informare il pubblico, rappresenta un chiaro messaggio alle altre strutture ricettive circa le conseguenze legali derivanti da comportamenti illeciti. Le autorità continuano a monitorare il territorio con l’intento di prevenire ulteriori irregolarità e garantire una maggiore sicurezza ai turisti e a coloro che soggiornano nella capitale.
Gli agenti hanno rimarcato l’importanza di una gestione corretta e trasparente delle strutture ricettive, sottolineando come la registrazione degli ospiti sia fondamentale non solo per motivi di sicurezza, ma anche per la protezione del mercato turistico legittimo. Quest’azione, dunque, rappresenta un tassello significativo nella lotta contro l’abusivismo del settore turistico romano, a traiettoria positiva in un contesto di verifiche più ampie che riguardano l’intera area.