Ultimo aggiornamento il 17 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Oltre 200 passeggeri italiani, inclusi famiglie con bambini, anziani e malati oncologici, sono attualmente bloccati da tre giorni all’aeroporto di Madeira, in Portogallo. La situazione si è aggravata a causa di voli cancellati, difficoltà di comunicazione con le compagnie aeree e mancanza di supporto dai servizi locali. Le condizioni di vita in aeroporto, descritte come inaccettabili da alcuni dei passeggeri, pongono interrogativi su come gestire emergenze simili e sull’assistenza ai viaggiatori in difficoltà.
La situazione critica dei passeggeri
Transito all’aeroporto di Madeira
L’aeroporto di Madeira si è trasformato in un luogo di attesa estenuante per i viaggiatori, molti dei quali hanno dovuto passare la notte su materassini improvvisati. Tra di loro ci sono Giulia e Serena, due infermiere romane che erano in viaggio di piacere e ora si trovano in una situazione disperata. “Ci sono persone che necessitano di farmaci per patologie gravi,” affermano, evidenziando l’urgenza della situazione.
Il viaggio inizialmente previsto ha subito un’improvvisa interruzione quando il volo di rientro, programmato per il 15 agosto, è stato cancellato a causa di maltempo. A seguito della cancellazione, il volo è stato riprogrammato per il giorno successivo, ma la situazione non si è risolta. I passeggeri hanno dovuto affrontare nottate in aeroporto, senza cibo e senza un luogo dove riposarsi in modo dignitoso.
Rimedi temporanei e mancanza di comunicazione
Di fronte a questa emergenza, i rimedi sono stati scarsi. Solo con difficoltà alcuni passeggeri hanno ricevuto un voucher di 5 euro, incapace di coprire minimamente i costi di cibo e acqua nell’aeroporto. La frustrazione ha cominciato a palesarsi con il continuo spostamento dell’orario di partenza, creando ansia e tensione tra i passeggeri, che si sono sentiti abbandonati e ignorati.
“WizzAir ci ha contattati solo attraverso messaggi registrati,” hanno riferito Giulia e Serena, evidenziando la mancanza di un supporto umano. Nonostante i tentativi di contattare istituzioni come l’Ambasciata, la Farnesina e l’ENAC, il risultato è stato deludente. Molti passeggeri hanno sperato di trovare un’alternativa attraverso i voli di emergenza, ma le disponibilità si sono rivelate inattuabili, con scadenze lunghe e costi elevati.
L’incendio e la tensione crescente
Le difficoltà addizionali sull’isola
La situazione è ulteriormente complicata da un incendio attivo nell’isola che ha costretto all’evacuazione di diverse strutture. Questo ha comportato una significativa riduzione della disponibilità di alloggi, rendendo ancora più difficile trovare un posto sicuro dove trascorrere la notte. La maggior parte dei passeggeri rimasti all’aeroporto ha espresso il desiderio di ricevere assistenza e chiarimenti sulle possibilità di rientro.
“Abbiamo chiacchierato con il console e la situazione ci sembra sempre più grave,” hanno affermato Giulia e Serena, descrivendo il clima di esasperazione emotiva che pervade l’aeroporto. La situazione sta generando una vera e propria crisi, non solo per i viaggiatori bloccati, ma anche per le autorità locali che si trovano a gestire eventi imprevisti come gli incendi e l’emergenza aeroportuale.
I piani futuri e le speranze dei passeggeri
Nonostante il clima di tensione, Giulia e Serena e gli altri passeggeri sperano di tornare a Roma in tempi brevi. Le possibilità di trovare un volo alternativo, seppur con costi maggiori e scali complicati, rappresentano una delle poche opzioni a disposizione. La priorità rimane quella di garantire sicurezza e assistenza a tutti coloro che si trovano in questa difficile situazione.
L’aeroporto di Madeira continua a essere un punto di impasse per i viaggiatori italiani, con una crescente necessità di supporto e risposte concrete da parte delle compagnie aeree e delle autorità competenti. La speranza è che, nel giro di poco tempo, si possano organizzare voli di emergenza e permettere a tutti non solo di tornare a casa, ma anche di farlo in sicurezza e dignità.