Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 by Giordana Bellante
La questione degli autodemolitori a Roma, in particolare quelli situati nel parco archeologico di Centocelle, torna sotto i riflettori grazie alle recenti dichiarazioni del sindaco Roberto Gualtieri. Da anni si discute della necessità di trasferire queste attività in aree più idonee, ma il piano previsto ha subito un pesante stop, ponendo interrogativi sul futuro di queste aziende e sulla pianificazione urbana.
Il piano di trasferimento e le opposizioni
La scelta dell’area e il rifiuto del ministero
Il Comune di Roma aveva scelto l’ex campo rom de La Barbuta, situato al confine con Ciampino, come nuova location ideale per gli autodemolitori. Questa area era vista come un’opzione strategica per creare un distretto dell’economia circolare, in consonanza con le tendenze attuali di sostenibilità e riutilizzo delle risorse. Tuttavia, la proposta ha incontrato un ostacolo insormontabile: il ministero dei Beni culturali ha espresso un parere negativo. “Purtroppo non potranno andarci perché il MIC ha dato parere negativo e io ovviamente devo prenderne atto anche se secondo me è un errore, una scelta che non condivido,” ha dichiarato Gualtieri.
La posizione del ministero si basa su considerazioni riguardanti la tutela dei beni culturali, un aspetto cruciale in una città ricca di storia come Roma. L’area designata, purtroppo, si è rivelata inadeguata non solo dal punto di vista urbanistico ma anche da quello della preservazione del patrimonio culturale, un tema sempre più attuale.
Le conseguenze per le attività di autodemolizione
La mancata realizzazione del piano porterà a una dispersione degli autodemolitori in diverse zone industriali di Roma. Gualtieri ha spiegato che “non si creerà un distretto, ma si distribuiranno nelle varie zone industriali della città. Questo può avere anche il vantaggio di renderli maggiormente raggiungibili perché più capillari.” I proprietari delle aree di autodemolizione, che operano come privati, dovranno autonomamente scegliere le nuove sedi, e il Comune procederà con le autorizzazioni laddove le scelte siano ritenute appropriate.
Questa redistribuzione potrebbe comportare un aumento della concorrenza tra le imprese del settore, ma anche un miglioramento dei servizi per i cittadini, con un’accessibilità maggiore e una maggiore integrazione nel tessuto urbano. Tuttavia, la situazione resta incerta e non priva di sfide, dato che le autorizzazioni scadute dal 2018 pongono questioni legali e operative.
Il piano di riqualificazione del parco archeologico
Interventi previsti e obiettivi del progetto
Il Comune di Roma ha annunciato l’avvio di un ambizioso piano di riqualificazione del parco archeologico di Centocelle, con l’obiettivo di valorizzare l’area e migliorare l’urbanizzazione circostante in vista del Giubileo. “Lo sgombero si farà sicuramente,” ha affermato il sindaco, sottolineando l’importanza di liberare l’area dagli autodemolitori per procedere con i lavori.
I progetti prevedono interventi significativi come la depavimentazione e la forestazione urbana, strategie che non solo miglioreranno l’estetica del parco, ma contribuiranno anche a ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita dei residenti. Saranno creati nuovi spazi verdi, utili per il relax e la socialità, ed è in fase di valutazione la costruzione di un ulteriore accesso al parco.
La tramvia e il miglioramento dell’accesso
L’arrivo della nuova tramvia lungo la via Togliatti rappresenta un punto cardine nel progetto di sviluppo del parco. Grazie all’intermodalità dei trasporti pubblici, i cittadini potranno facilmente accedere a quest’area, incentivando la visita e la partecipazione a eventi culturali. Se completati, questi interventi strategici non solo miglioreranno l’area, ma serviranno anche a implementare un modello di città più sostenibile e inclusivo.
Attualmente, gli autodemolitori non possono operare nell’area, dato che le autorizzazioni sono scadute e non sono state rinnovate. Questa situazione fornisce al Comune l’opportunità di ripensare non solo la gestione di queste attività economiche, ma anche la valorizzazione di uno dei tanti tesori archeologici di Roma.
La questione continua a svilupparsi e le azioni future del Comune, in accordo con le normative vigenti e le richieste dei cittadini, saranno fondamentali per il destino di queste attività e del parco archeologico di Centocelle.