Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2024 by Giordana Bellante
Un processo giudiziario riguardante presunte irregolarità nei concorsi universitari per la facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano ha recentemente avuto esito con sentenze differenziate per i due imputati principali, Massimo Galli e Agostino Riva. Di seguito una dettagliata esposizione sui fatti emersi in tribunale e sulle conseguenze delle decisioni prese.
Il verdetto su MASSIMO GALLI
Il giudice della decima sezione penale del Tribunale di Milano ha emesso la sentenza riguardante Massimo Galli, noto infettivologo attivo durante l’epidemia di Covid-19 ed ex primario dell’ospedale Sacco. Galli è stato condannato a 1 anno e 4 mesi, con sospensione della pena e non menzione, per un’accusa di falso legata alla non rettifica di un orario in un verbale. Durante la lettura del dispositivo, Galli ha dichiarato di essere stato condannato per un semplice errore di dimenticanza e ha espresso la sua intenzione di presentare ricorso in appello.
Assoluzione di AGOSTINO RIVA
Nello stesso procedimento legale, Agostino Riva, stretto collaboratore di Galli, è stato invece assolto da entrambe le accuse mosse dalla Procura. Secondo l’accusa, Riva avrebbe ottenuto il ruolo di professore tramite un concorso ‘pilotato’. La decisione del tribunale ha portato alla totale assoluzione di Riva, riabilitando così la sua reputazione.
Commenti e reazioni
Massimo Galli ha commentato la sentenza affermando di essere sereno e di essere felice per la riabilitazione dell’onore del professor Riva. I suoi difensori hanno enfatizzato l’importanza della caduta dell’accusa più grave e hanno minimizzato il falso imputato, sottolineando che si trattava di una formalità senza rilevanza sostanziale.
Considerazioni finali e prossimi passi
Gli avvocati dei due imputati hanno commentato la sentenza sottolineando la peculiarità dell’accusa di turbativa d’asta nel contesto di un concorso universitario e attendono di conoscere le motivazioni giuridiche che hanno portato alle decisioni finali. Il verdetto definitivo verrà reso noto dopo il deposito delle motivazioni entro 90 giorni.
Resta quindi da capire come si evolverà la vicenda giudiziaria e quali saranno gli sviluppi futuri per entrambi gli imputati. La conclusione di questa fase processuale rappresenta un punto di svolta nell’inchiesta sul presunto concorso pilotato alla facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano.
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